La vena porta e le funzioni del sistema portale
Nella zona addominale del nostro corpo scorre la vena porta, uno dei vasi sanguigni viscerali più ampi e con una portata notevole. Ha infatti un diametro che a seconda della corporatura della persona può variare fra gli 11 e 18 mm. Il suo nome deriva dal fatto che compone il sistema portale epatico, ovvero il circuito che permette al fegato di elaborare gli elementi assorbiti a livello intestinale.
Con l’espressione sistema portale si indica più in generale una vena che raccoglie il sangue da uno o più organi per convogliarlo verso una destinazione comune. Nel nostro organismo oltre al fegato ne possiedono uno anche l’ipofisi e la ghiandola surrenale. Tra i vertebrati quelli che presentano il mesonefro hanno anche il sistema portale renale.
Come si origina e dove si trova la vena porta
Questo tronco venoso origina dalla confluenza fra due vasi sanguigni principali, ossia la vena mesenterica superiore e la vena splenica.
La prima drena il sangue dall’intestino tenue, dalla parte destra dell’intestino crasso e dallo stomaco. La vena splenica invece, oltre a drenare il flusso ematico dagli stessi organi, raccoglie anche quello proveniente dalla milza, dal pancreas e dalla cistifellea.
A questi due vasi sanguigni principali se ne aggiunge un terzo, la vena mesenterica inferiore, che convoglia il sangue dal colon e dal retto. La vena porta convoglia così un volume pari a un litro di sangue al minuto, che corrisponde all’80% del flusso sanguigno diretto al fegato. Quando arriva in prossimità di questa ghiandola questo vaso si divide in due rami, ossia l’intraepatico destro e sinistro.
Queste due vene si inseriscono nel fegato e continuano a diramarsi per trasportare il sangue a ogni lobulo epatico, le unità funzionali di questo organo. Questo flusso risulta povero di ossigeno ma molto ricco dei nutrienti assorbiti a livello intestinale, quindi acidi grassi, zuccheri, amminoacidi ed elettroliti (sodio, potassio, cloro).
Il sangue trasportato dai vasi che confluiscono nel sistema portale si mescola solo in parte dato che la vena porta è lunga appena 6 cm. Una volta elaborato dal fegato il flusso ematico confluisce nella vena cava inferiore e da qui procede verso l’atrio destro del cuore.
Le funzioni del sistema portale
Il ruolo principale della vena porta è quello di costituire un sistema di raccolta del sangue proveniente dagli organi addominali. Convogliandolo al fegato permette a questo organo di svolgere le sue funzioni metaboliche. Le principali sono immagazzinare gli zuccheri in eccesso presenti nel sangue come glicogeno e la sintesi dei trigliceridi oltre che del colesterolo.
Sempre il fegato rimuove dalla circolazione i globuli rossi danneggiati, recuperando il ferro necessario all’organismo dalla loro emoglobina. Ma sappiamo che oltre a queste funzioni questa ghiandola costituisce anche un “filtro” per alcune sostanze assunte dall’organismo. Riesce infatti a neutralizzare i residui dei farmaci presenti nel sangue che altrimenti sarebbero tossici per il nostro corpo.
Il problema è che proprio il passaggio per il flusso della vena porta rischia di diminuire l’effetto o rendere inefficaci alcuni medicinali. La sua azione disintossicante dunque va considerata per stabilire quale sia il sistema di somministrazione più efficaci del farmaco per il paziente. Non sono poche le terapie studiate per bypassare il sistema portale epatico.
Un esempio è il somministrare la nitroglicerina preventiva per via sublinguale sotto forma di spray anziché tramite pastiglie. Esistono delle compresse che però vanno a loro volta frantumate e tenute in bocca per farle sciogliere sotto la lingua e non ingoiate. Altra via alternativa sono i cerotti transdermici, che però permettono solo a un dosaggio inferiore di penetrare.
Ipertensione a carico della vena porta
Una di queste è la cirrosi epatica, una grave patologia degenerativa a carico del fegato favorita da un consumo incontrollato di alcolici. Le alterazioni a carico di questo organo infatti ostacolano la circolazione del sangue nei suoi lobuli.