Sans Forgetica: quando il font incide sulla memoria
Sans Forgetica è un particolare carattere che, secondo i suoi ideatori, sarebbe utile per accelerare i processi di apprendimento.
Ma andiamo per gradi, e cerchiamo di capire anzitutto cosa contraddistingue tale font.
Cosa contraddistingue il font Sans Forgetica
Sans Forgetica è un carattere tipografico progettato per migliorare la memorizzazione delle informazioni attraverso un design unico che introduce una “difficoltà desiderabile” nella lettura.
Questo font, sviluppato nel 2018 da un team multidisciplinare del Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT) in Australia, combina elementi dei caratteri geometrici e umanistici, ispirandosi allo stile tipografico internazionale. La sua peculiarità risiede nelle lettere inclinate all’indietro e parzialmente incomplete, creando un effetto visivo che richiede un maggiore sforzo cognitivo per la lettura.
In sintesi, la singola lettera, pur essendo chiaramente percettibile a livello visivo, è priva di alcune piccole parti, offrendo un effetto simile a quello che si otterrebbe cancellando una scritta in modo parziale.
Sans Forgetica e il principio psicologico della difficoltà desiderabile
L’idea alla base di Sans Forgetica si fonda sul principio psicologico della “difficoltà desiderabile“. Secondo questo concetto, introdurre una leggera difficoltà nel processo di apprendimento può stimolare l’attenzione e migliorare la memorizzazione.
Nel caso di Sans Forgetica, la struttura atipica delle lettere costringe il lettore a impegnarsi maggiormente durante la lettura, potenzialmente rafforzando la retention delle informazioni.
Questo tipo di scrittura ha incuriosito anche i designer, ma ciò che più interessa a chi studia è se realmente tali caratteri riescano a stimolare l’apprendimento.
Dinanzi a una novità così suggestiva non stupisce il fatto che i pareri siano piuttosto discordanti, tuttavia molti psicologi sono del parere che lo sforzo leggermente superiore che è necessario compiere per la lettura di questi testi sia in effetti positivo per favorire concentrazione e l’allenamento della memoria.
Cos’è il principio della difficoltà desiderabile?
Il concetto di “difficoltà desiderabile” (desirable difficulty) è stato introdotto dagli psicologi Elizabeth e Robert Bjork nel 1994.
Questo principio suggerisce che introdurre una lieve difficoltà nel processo di apprendimento può effettivamente migliorare la memorizzazione e il recupero delle informazioni.
L’idea è che, quando un compito richiede uno sforzo cognitivo maggiore, il cervello è costretto a elaborare le informazioni in modo più approfondito, consolidandole nella memoria a lungo termine.
Tra le strategie basate su questo principio troviamo:
- Interleaved learning (apprendimento intercalato): alternare diversi argomenti o tipi di problemi invece di concentrarsi su un unico blocco tematico.
- Retrieval practice (pratica del recupero): mettersi alla prova in modo regolare su ciò che si è appreso piuttosto che limitarsi a rileggere le informazioni.
- Spaced repetition (ripetizione dilazionata): alternare sessioni di studio a pause per rafforzare l’apprendimento.
- Disfluent fonts (caratteri difficili da leggere): utilizzare tipografie che rendono la lettura leggermente più impegnativa.
Sans Forgetica e il principio della difficoltà desiderabile
Sans Forgetica è stato progettato esattamente con l’obiettivo di applicare la difficoltà desiderabile al processo di lettura.
Le sue caratteristiche principali – lettere inclinate all’indietro e porzioni mancanti dei caratteri – creano una sorta di “ostacolo” visivo che obbliga il lettore a rallentare e prestare maggiore attenzione al testo.
L’ipotesi su cui si basa il font è che questa maggiore attenzione possa favorire la memoria di riconoscimento e richiamo. In altre parole, poiché il lettore deve decifrare attivamente il testo, il cervello elabora meglio le informazioni, rendendole più accessibili in futuro.
Sans Forgetica è realmente utile?
Non è la prima volta che la qualità dello studio e l’efficacia dell’apprendimento vengono messi in relazione con il tipo di carattere con cui sono prodotti i testi, allo stesso modo è stato ampiamente dimostrato che le cosiddette mappe concettuali, le quali sono sostanzialmente delle rappresentazioni grafiche, possono essere realmente utilissime per chi studia, ma quella di Sans Forgetica è una novità davvero molto particolare.
Il carattere in questione può essere scaricato comodamente online, di conseguenza ognuno può utilizzarlo e costruirsi la propria idea a tale riguardo.
Laddove il riscontro sia positivo, ovviamente, per chi non è un esperto di psicologia è difficile comprendere quanto esso sia correlato all’impressione emotiva, ad ogni modo ogni “escamotage” è utile per migliorare la propria concentrazione, anche laddove esso si fondi su una mera suggestione.
Evidenze scientifiche e dibattito
Nonostante l’entusiasmo iniziale, studi successivi hanno messo in discussione l’efficacia di Sans Forgetica nel migliorare la memoria.
Studio RMIT (2018): effetti positivi sulla memoria
I ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT) hanno condotto esperimenti che sembravano confermare l’efficacia di Sans Forgetica.
Gli studenti che leggevano testi scritti in questo carattere ricordavano una percentuale maggiore delle informazioni rispetto a quelli che leggevano testi in caratteri standard come Arial o Times New Roman.Studi successivi: nessun vantaggio significativo
Altre ricerche più recenti, come quella pubblicata nel 2020 sulla rivista Memory, hanno invece smentito questa ipotesi.
Alcuni esperimenti hanno dimostrato che, sebbene il font crei effettivamente una maggiore difficoltà nella lettura, questo non si traduce automaticamente in una migliore memorizzazione. Anzi, una difficoltà eccessiva può risultare controproducente, aumentando la frustrazione e riducendo la comprensione del testo.Disfluent fonts: un’idea già testata in passato
L’uso di font meno leggibili per migliorare l’apprendimento non è un concetto nuovo.
Studi precedenti hanno testato font come Comic Sans e Baskerville, scoprendo che una lieve disfluenza può avere un impatto positivo, ma solo entro certi limiti. Se il carattere è troppo complesso da leggere, il carico cognitivo diventa eccessivo e interferisce con la comprensione.
Un carattere che non può offrire “miracoli”
Come si può ben immaginare non esiste nessun font, tantomeno Sans Forgetica, in grado di garantire dei “miracoli” dal punto di vista dell’apprendimento, di conseguenza è improbabile che chi non studia con la dovuta dedizione ed attenzione riesca a conseguire risultati notevoli solo perché questi caratteri presentano una struttura così particolare.
Il corretto modo di intendere Sans Forgetica è dunque quello di un piccolo “aiuto“, come uno di quei numerosi dettagli che, laddove curati a dovere, possono rendere l’apprendimento un po’ più agevole.
Disponibilità e utilizzo
Sans Forgetica è un font disponibile gratuitamente e può essere scaricato come file OpenType compatibile con vari sistemi operativi, tra cui Windows, macOS e Linux.
È inoltre disponibile come estensione per il browser Chrome, permettendo agli utenti di visualizzare testi online con questo particolare carattere. Nonostante le evidenze contrastanti riguardo alla sua efficacia, alcuni utenti potrebbero trovare utile sperimentare Sans Forgetica per valutare personalmente il suo impatto sulla concentrazione e sulla memorizzazione.
Conclusioni
Sans Forgetica rappresenta un esperimento interessante nel campo della tipografia e dell’apprendimento, ma non è una soluzione miracolosa per la memorizzazione.
Il principio della difficoltà desiderabile funziona solo quando la difficoltà aggiunta è bilanciata: se è troppo lieve, non fa alcuna differenza, mentre se è troppo elevata può ostacolare la comprensione.
Sebbene Sans Forgetica possa essere uno strumento utile in alcuni contesti, il miglior approccio per migliorare la memoria resta combinare tecniche di studio efficaci come la ripetizione dilazionata, i test di auto-valutazione e il mind mapping.