L'importanza del repricing
Chi si occupa di vendita di prodotti o servizi deve necessariamente avere ben chiara l’importanza del repricing.
Non sempre è facile comprendere quanto gli acquirenti sono disposti a pagare per un bene o un servizio.
In effetti, il prezzo ideale deriva da numerose variabili. Inoltre, non è stabile, ma può variare a seconda del momento in cui avviene la vendita. Questo può scoraggiare i venditori e i business, ma si tratta di un aspetto da considerare. Infatti, se il prezzo è troppo alto, i consumatori si rivolgeranno alla concorrenza. Viceversa, se si imposta un prezzo eccessivamente basso, l’azienda potrebbe perdere denaro.
Per questo, soprattutto online, bisogna sfruttare il repricing.
In questa guida scopriremo nei dettagli di cosa si tratta e perché è fondamentale per la strategia di vendita.
Cos’è il repricing
Con il termine repricing, ovvero riprezzamento, intendiamo quella strategia che permette a venditori ed eCommerce di trovare un equilibrio nel prezzo.
La strategia, infatti, permette di adattare i prezzi dei prodotti in maniera dinamica. Col repricing, i venditori possono essere sicuri di proporre il prezzo giusto per un determinato momento. In questo modo, ci si può mantenere competitivi, massimizzando inoltre le entrate.
Per dirlo in altre parole, si riprezzano i prodotti adeguando (in maniera manuale o automatica) i prezzi in base alle condizioni di mercato.
In questo modo, si imposterà un prezzo competitivo, che tenga conto sia delle esigenze aziendali che di quelle dei consumatori.
Il dynamic pricing
Il repricing è strettamente collegato al concetto di dynamic pricing. Con questo termine si intende quella specifica strategia che le aziende usano per modificare i prezzi in tempo reale.
I prezzi vengono modificati sulla base del mercato, della domanda, dell’offerta e, soprattutto, delle esigenze dei consumatori. Il dynamic pricing si basa su sofisticati algoritmi, che effettuano un’analisi dei dati in tempo reale. In caso di condizioni particolarmente favorevoli, i prezzi subiscono un innalzamento.
Perché si tratta di una strategia fondamentale
Perché il repricing è fondamentale per ottenere successo e vendite appare quasi scontato?
Il mercato è ricco di concorrenti e, soprattutto, è dinamico e non si mantiene stabile.
Il che vuol dire che i prezzi subiscono costanti fluttuazioni. Gli eCommerce e i venditori devono inoltre fare i conti con colossi delle vendite. Pensiamo, solo per citare il maggiore, ad Amazon. È ovvio che, per ottenere dei profitti, è necessario mantenersi competitivi.
Attenzione, però: competitivo non significa che il prezzo stabilito debba essere il più economico sul mercato.
Al contrario, il repricing prevede di posizionare i prodotti in maniera strategica. Il che dovrà garantire vendite, pur mantenendo margini di guadagno. Le strategie di riprezzamento, infatti aiutano a bilanciare la competitività con la redditività.
Quali sono i parametri da considerare
Impostare una corretta strategia di repricing potrebbe sembrare molto difficile, ma ci sono alcuni parametri utilissimi da considerare. Tenendone conto, diventa più semplice scegliere il prezzo corretto.
In dettaglio, è sempre consigliabile tenere in considerazione due parametri fondamentali. Il primo parametro è rappresentato dai prezzi fuori mercato.
Si tratta dei prezzi da non superare, ossia i limiti di prezzo oltre i quali non è possibile spingersi. Un prezzo fuori mercato troppo basso, ad esempio, potrebbe causare conflitti coi competitor, oltre che perdite a causa dei costi da sostenere. Un presso troppo alto, invece, non attrarrà potenziali clienti.
Il secondo parametro da considerare per impostare una corretta strategia di repricing riguarda i margini di profitto. Questi margini vanno adeguatamente tracciati per non rischiare perdite. Ogni business deve essere sostenibile e prezzi eccessivamente bassi potrebbero non bastare a coprire le spese.
Come impostare una corretta strategia di repricing
Ora che sappiamo quali sono i parametri guida da considerare, cerchiamo di capire come si imposta, in dettaglio, una corretta strategia di repricing.
Innanzitutto, è fondamentale partire dall’analisi dei competitor. I venditori devono cioè aver ben chiaro chi sono i concorrenti. Un aspetto che spesso viene sottovalutato, poiché spesso si identificano come potenziali competitor solo i brand più noti.
Eppure, la concorrenza è composta anche da piccole aziende o eCommerce meno noti. Conoscere la totalità dei competitor, invece, permetterà un repricing più accurato.
Il secondo step per impostare una corretta strategia di riprezzamento riguarda l’analisi delle fluttuazioni di mercato.
Esistono infatti specifica momenti dell’anno in cui i prezzi si modificano in maniera che possiamo indicare come prevedibile. Identificare questi momenti è fondamentale, perché permette di modificare i prezzi per vendite stagionali o legate ad un particolare evento.
Infine, categorizzare i vari prodotti simili o con caratteristiche comuni può essere di grande aiuto. Prodotti simili, di solito, hanno degli andamenti simili per quanto concerne i comportamenti di mercato.
Cos’è la repricing automation
In ogni caso, i venditori e gli eCommerce non devono necessariamente implementare una strategia manuale. In caso di difficoltà, o se non si dispone di molto tempo (o di particolari competenze), è possibile ricorrere al repricing automatico.
Nell’ambito del repricing, infatti, esiste la cosiddetta repricing automation. Possiamo tradurre il termine con “automazione del riprezzamento”: si tratta dell’uso di tecnologie per modificare i prezzi in maniera del tutto automatica.
Per tale modifica, la pricing automation utilizza diverse variabili, quali la domanda, i desideri dei consumatori, i costi.
L’obiettivo dell’uso delle tecnologie per la determinazione dei prezzi è quello di garantire profitti. Ma non solo: si tiene anche conto delle aspettative dei consumatori.
La moderna repricing automation sfrutta l’Intelligenza Artificiale per calcolare i prezzi di vendita ottimali. In sostanza, l’AI raccoglie i dati di mercato, ma anche le informazioni sui costi aziendali e sui competitori. Una complessa rete di algoritmi, poi, si occupa di elaborare le informazioni per determinare i prezzi per ogni bene.
Dopo una prima fase di pricing automation, si verificherà anche il repricing in automatico. I prezzi verranno cioè modificati e adattati in maniera dinamica, tenendo conto delle variazioni del mercato.
Sfruttare le automazioni e l’Intelligenza artificiale quando si fa repricing è fondamentale. Infatti, l’AI garantisce efficienza e precisione, perché lavora nel tempo reale. Inoltre, i prezzi vengono stabiliti in maniera rapida e, al contempo, sono in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori.