Aspiranti studenti da 115 paesi per il PoliTo
PoliTo, il celebre politecnico di Torino può ad oggi vantare un successo internazionale. Gli studenti, o aspiranti tali, provengono infatti da ben 115 diversi Paesi. Analizziamo insieme dati attuali e le principali motivazioni dietro il successo dell’ateneo italiano!
PoliTo: un fascino internazionale
- Ingegneria;
- Architettura;
- Design e Pianificazione Territoriale;
- Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale.
- numero di studenti stranieri arriva al 27% del totale dimostrando di crescere anche in una situazione globale complessa come quella attuale;
- compensa il trend di denatalità in Italia e la conseguente costante diminuzione dei neo diplomati;
- numero di Paesi rappresentati in aumento. Per l’anno 2023/24 la provenienza è da ben 115 stati differenti. Turchia in primis seguito da Iran e India.
PoliTo: il rapporto con la rivoluzione digitale
- legati alla rivoluzione digitale;
- dotati di un’impostazione fortemente interdisciplinare e trasversale nell’ambito dell’Ingegneria;
- facoltà di Architettura e Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale, Design e Comunicazione.
- qualità dell’offerta formativa;
- corsi sempre più interdisciplinari ed orientati al “learning by doing”;
- percorsi in cui le discipline tecniche vengono affiancate alle scienze umane e sociali;
- proposta di nuove chiavi di lettura ed una maggiore capacità di interpretare il futuro e le conseguenze del progresso tecnologico sulla società.
- 4.992 posti disponibili per i corsi di Ingegneria;
- 85 per il corso in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale;
- 250 per il corso di Design e comunicazione;
- 500 per il corso di laurea in Architettura.
Politecnico di Torino e rapporto con il mondo del lavoro
L’alto tasso di occupazione dei laureati presso il PoliTo conferma il buon operato e l’ottima reputazione di cui gode l’Ateneo, sia in Italia che in Europa e al di fuori dei confini europei.
Infatti quasi la totalità degli ex studenti laureati è impiegato ad un anno dal titolo, e uno su tre lavora già prima della laurea.
Le motivazioni dietro questo ottimo risultato italiano sono
- formazione di eccellenza;
- proposta di nuovi percorsi di studio innovativi;
- multidisciplinarità;
- focalizzazione sui temi di punta d’attualità;
- linearità con i bisogni del mondo produttivo;
- riferimento alle grandi transizioni in atto: digitale e sostenibilità.
I dati indicano inoltre un progressivo assottigliamento nel gap salariale tra uomini e donne. A carriera avviata infatti raggiunge raggiunge all’incirca 2.018 euro per le donne e 2.438 euro per gli uomini.Per quanto le differenze rimangano, il minor divario è indice di un mercato del lavoro progressivamente più aperto ed inclusivo.
Inoltre è in crescita anche l’occupazione per i laureati magistrali internazionali al PoliTo
- 90% a un anno dalla laurea;
- 96% dopo cinque anni dal conseguimento del titolo;
- 51% rimane a lavorare in Italia.
Infine, per quanto riguarda i laureati triennali l’occupazione raggiunge il 90% a un anno dal titolo e cresce al 99% a cinque anni dalla laurea.
Notizie positive sulla situazione universitaria italiana
Oltre al PoliTo, ci sono ottime notizie per tutte università dislocate in Italia. QS World University Rankings by Subject 2023, la classifica dei migliori atenei per disciplina accademica conferma il nostro Paese secondo per piazzamenti nelle top 10 per quanto riguarda l’Unione Europea.
La tredicesima edizione del Ranking QS 2023 ha comparato le prestazioni di 15.200 programmi universitari individuali, studenti di oltre 15.700 università in 93 Paesi. Nella classifica di quest’anno 56 Università italiane hanno ottenuto dei posti in classifica. Il contesto vede il sistema accademico italiano migliorare il suo posizionamento generale. Si aggiudica infatti ben sette piazzamenti nelle Top 10. La seconda migliore performance dell’Unione Europeo preceduta solo dall’Olanda che ne conquista 16.
A livello mondiale, l’Italia diventa settima nazione per numero di posti in classifica, migliorando del 6,8 % rispetto all’anno precedente. Ed è seconda per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo. Solo la Germania ne ottiene di più.
Il nostro Paese vanta il primato mondiale soprattutto grazie al Politecnico di Torino, al Politecnico di Milano e alla Sapienza di Roma. iNella medesima categoria da segnalare anche la Scuola Normale di Pisa che si aggiudica il quarto posto.