Fibroma: il tumore benigno
Tra le tipologie di tumore benigno più comuni troviamo il fibroma, che può comparire in diverse zone del corpo dato che si formano a partire da cellule derivate dal mesenchima. Può comparire a qualsiasi età, ma ne esistono delle forme che colpiscono esclusivamente i bambini, altre comuni in età adulte e alcune tipiche delle donne. Non risultano però infiltranti per i tessuti circostanti, a parte i rari casi in cui evolvono in fibrosarcomi.
Il mesenchima è il tessuto connettivo embrionale, quindi questo tumore si forma a livello di tessuti come la pelle, le ossa, l’utero o il tubo digerente. Secondo alcune ricerche pare anche che ci siano dei fattori che predispongono maggiormente allo sviluppo di questi tumori, tra cui l’obesità e l’etnia afro-americana.
Come classificare un fibroma
Come vale per ogni tipo di tumore, si tratta di masse cellulari che vanno incontro a una proliferazione incontrollata. In questo caso specifico a comporre la massa c’è tessuto connettivo fibroso, e possono potenzialmente comparire in qualsiasi zone del corpo. Non sempre danno sintomi e non sono di natura cancerosa, quindi restano localizzati.
Per definire la natura del fibroma esistono due criteri principali, vale a dire la consistenza della massa e la conformazione che assume. Secondo il primo possiamo distinguere questi tumori in molli e duri, in base alla quantità di fibre collagene che contengono. Più la massa è dura più questa risulta elevata, mentre quando questa risulta più morbida significa che non sono la componente prepondearante.
Oltre alle fibre collagene all’interno del tumore troviamo i fibroblasti, cellule che producono la matrice extracellulare. Sono più abbondanti nelle masse tumorali dalla consistenza molle rispetto a quelle dure. Ma oltre alla composizione della massa dobbiamo considerare anche la forma che questa assume: distinguiamo così fra tumori nodulari o poliposi.
La prima tipologia come suggerisce la denominazione hanno una forma compatta, simile a una sfera, ben localizzate e dai margini evidenti. I polipi invece si chiamano così perché hanno una forma meno regolare e sono considerati più pericolosi dei noduli. Questo perché tendono più facilmente a evolvere in tumori maligni.
Le tipologie che colpiscono a livello osseo
Dato che la classificazione descritta sopra è molto generica vediamo di inquadrare meglio il tipo di fibroma basandoci su ciò che provoca. In base alla sintomatologia infatti possiamo dividere i più frequenti nelle seguenti categorie:
- Ossificante duro: si tratta di una massa che si sviluppa a livello delle ossa e tende ad aumentare di dimensione molto lentamente. Lo si trova spesso a livello della mandibola, ma può comparire anche sulle ossa brevi. A parte un certo impatto estetico di solito non crea particolare fastidio.
Fibroxantoma: compare spesso a livello della testa superiore del femore o sulle estremità della tibia nel caso di pazienti molto giovani. Si sviluppa nella maggior parte dei casi a partire dal tessuto connettivo del midollo osseo, Non crea sintomi finché non acquista una certa dimensione, quando compare dolore alla gamba. Spesso guarisce spontaneamente e non è necessaria una terapia.
- Fibroma desmoplastico: si tratta di una forma di tumore rara, che colpisce soprattutto i giovani adulti. Può colpire sia le ossa lunghe che quelle piatte, come la scapola o il bacino. Pur essendo benigno può evolvere verso una forma maligna nei casi più aggressivi, arrivando a distruggere l’osso dove si sviluppa.
Le diverse forme di mioma
Un tipologia di fibroma purtroppo ben nota alla popolazione femminile è quella che si sviluppa all’interno delle pareti dell’utero e in linguaggio medico lo si chiama mioma. Risulta comune nelle donne che hanno un’età compresa fra i 30 e i 50 anni, dove ha un’incidenza variabile fra il 15 e il 30%.
A seconda della posizione in cui può comparire se ne distinguono quattro tipologie.
Se il fibroma si forma a livello dell’endometrio lo possiamo definire un tumore sottomucoso. Quando compare sulla parete esterna dell’utero parliamo di massa sottosierosa, mentre invece se si forma sulla parete muscolare la chiamiamo inframurale. Infine c’è un’ultima tipologia di mioma che compare sul legamento uterino e per questo la si definisce infralegamentaria.
Nonostante compaiano in punti diversi dell’utero i sintomi che provocano questi miomi sono molto simili. Prima di tutto si ha ipermenorrea, ossia mestruazioni dal flusso abbondante e che possono arrivare a provocare anemia nella donna che ne soffre. In più queste masse esercitano pressione contro la vescica, quindi si sente bisogno di urinare con una frequenza maggiore del solito.
Un altro sintomo che deve mettere in allarme è quando compaiono delle perdite ematiche tra due cicli mestruali, accompagnate da dolore a livello del basso ventre. Quando il mioma si estende anche i rapporti sessuali possono diventare dolorosi.
Il fibroma cutaneo o pendulo
Si tratta di un’escrescenza che compare sulla pelle e ha una forma che protrude verso l’esterno. In linguaggio comune lo si chiama anche porro vista la forma allungata. Può formarsi ovunque sul corpo, ma sono più frequenti nelle zone dove si verifica più spesso uno sfregamento con i vestiti o che si tende a toccare spesso. Per esempio il collo, l’inguine, le ascelle e le palpebre superiori.
Di solito questo tipo di tumore rimane di una lunghezza inferiore al centimetro e mezzo, ma possono comunque risultare fastidiosi oltre che antiestetici. Compaiono di frequente verso i 40 o 50 anni, e sembra che ci sia un ruolo determinante da parte della componente genetica. Anche le alterazioni ormonali che avvengono durante la menopausa o l’adolescenza possono favorirne l’insorgenza.
Il rischio principale del fibroma cutaneo non è dovuto tanto alla sua evoluzione in fibrosarcoma ma al fatto che si trova in zone spesso sfregate o sollecitate. Lesionandosi infatti può aprirsi e sanguinare, rischiando di dare luogo a infezioni batteriche. Per questo anche se non pericolosi si opta di solito per la rimozione tramite il trattamento laser sulla zona dove si trovano, efficace anche sulla cute delicata.