Crawlability: cos'è e perché è importante per la SEO
La crawlability è la leggibilità del sito da parte del crawler. Uno dei problemi primari che ostacola l’indicizzazione di un sito sui motori di ricerca riguarda proprio la fase di scansione.
Cerchiamo di capire insieme il significato di questo termine e come funziona!
Indice
Che cos’è la crawlability
Il crawler è un bot del motore di ricerca che esegue una scansione periodica dei contenuti presenti nel web. Il suo scopo è quello di raccogliere informazioni dalle pagine e aggiungerle al suo indice.
L’indicizzazione di un sito all’interno del web si svolge in 3 fasi:
- crawling: scansione;
- indexing: indicizzazione;
- ranking: posizionamento.
Quando la query viene inviata si ottiene in risultato una pagina contenente dei risultati posizionati per pertinenza e/o rilevanza.
Il crawling è la prima fase dell’indicizzazione ed è un processo iterativo dove:
- i contenuti presenti nel web vengono passati in rassegna;
- un bot li ordina all’interno di un database;
- il database li classifica valutando elementi quali: SEO title, meta description, link, alt text immagini, parti in grassetto e corsivo;
- il crawler si sposta tra le pagine seguendo i link interni e li utilizza per costruire la mappatura del sito e creare una gerarchia. L’operazione viene compiuta in base ai contenuti con un maggior numero di rimandi;
- lo spider torna a intervalli regolari su pagine già scansionate alla ricerca di variazioni e nuovi contenuti.
Posizionare le pagine del proprio sito tra i risultati di ricerca nella prima pagina della SERP è l’obiettivo di tutti.
Per far sì che ciò avvenga, i contenuti della pagina devono rispondere ad alcuni requisiti. Scopriamo insieme quali.
Crawlability: ottimizzazione della scansione
I contenuti della pagina devono necessariamente:
- soddisfare la query inserita nella barra del motore;
- saper intercettare il search intent sulla base di un criterio di pertinenza.
- rendere le pagine del sito ben leggibili dal crawler.
Come abbiamo visto insieme la crawlability è la leggibilità del sito da parte del crawler. La capacità del crawler di accedere ad una pagina e scansionarla correttamente rivela se il sito è stato ottimizzato nel modo corretto. I risultati riportano anche, all’opposto, se sono presenti problemi di indicizzazione.
Ove dovessero comparire problematiche il sito potrebbe non comparire nei risultati di ricerca organici.
Nel processo di indicizzazione il crawler da priorità ad alcune pagine rispetto ad altre. Seleziona i contenuti sottoposti a scansione ed ignora il resto. Il motivo è che il tempo e le risorse del web non sono illimitati.
Occorre sottolineare inoltre che non è fondamentale che tutte le pagine del sito web vengano scansionate. Ad esempio pagine di contatto o d’accesso ad aree riservate sono inutili ai fini dell’indicizzazione.
Per ottimizzare il budget di scansione a disposizione si consiglia di:
- contrassegnare le sezioni meno rilevanti con il tag noindex;
- orientare la lettura con i tag canonici;
- limitare la lettura mediante il set-up di file apposito.
Problematiche e possibili errori
Saper individuare tutti gli elementi che ostacolano o limitano l’accesso del crawling è fondamentale per far sì che il sito venga indicizzato correttamente.
I problemi più comuni di crawlability sono:
- scansione: capita quando, dopo aver ricercato keyword, target e creato contenuti pertinenti il sito non risulta indicizzato correttamente. Inoltre non ha nemmeno ritorno in termini di traffico. Il colpevole è di solito un file dal nome “robots.txt”. Se le sue direttive sono errate può infatti impedire a Google di eseguire la scansione delle pagine più importanti. Ma non solo! Anche permettere la lettura di quelle inutili ai fini dell’indicizzazione;
- errori 500 e 404: il codice errore 500 rivela un problema del server su cui il sito è ospitato, mentre l’errore 404 dipende dal contenuto del sito stesso. In entrambi i casi, creano problemi. Infatti, dopo aver raggiunto un numero elevato di pagine di errore, il bot smette di eseguire la scansione della pagina e del sito;
- usabilità mobile: quest’area è di primaria importanza per la SEO. Se il sito non è ritenuto utilizzabile su smartphone e tablet, Google potrebbe non mostrarli nella SERP
- errori di tag SEO: una cattiva indicizzazione può dipendere da un uso erroneo dei tag. Gli stessi possono infatti essere fuorvianti, errati o duplicati.
Un metodo veloce per individuare il problema è analizzare il traffico sul sito, principalmente il percorso degli utenti. Le pagine con la frequenza di rimbalzo più elevata possono rivelare delle criticità.
L’importanza di un’ottimizzazione efficace
Aumentare traffico tramite la SEO significa anche:
- usare immagini SEO: le foto sono invisibili agli occhi di Google. Per ottimizzare una pagina web bisogna compilare una serie di campi. I principali sono didascalia, nome, file, attribute title, testo alternativo.
- aggiornare e migliorare contenuti preesistenti. Google predilige i contenuti sempre aggiornati ed attenti alle necessità del pubblico. Controllare i vecchi contenuti e migliorali o correggendo le informazioni sbagliate;
- utilizzare meta description in tutte le pagine. questi testi forniscono un commento alla pagina che viene riportato nella SERP. Questo meta tag di Google non ha potere di ranking, non viene letto come testo, ma influenza i click del pubblico.
- ottimizzare tag e categorie SEO evitando i contenuti duplicati ed utilizzare gli header H2,H3, H4 e così via. Puntare molto sulla link building e scrivere ottimi contenuti per avere buoni link da altri siti. Inserisci collegamenti di qualità che portano valore e aiutano a completare il testo
- scegliere i topic giusti: alcuni tool aiutano capire quali sono le parole chiave migliori per il tuo progetto.ad esempio SEOZoom o SEMRush. L’obiettivo è quello di portare le persone che vogliono acquistare, prenotare e scaricare qualcosa sulla landing page;
- creare URL SEO friendly: accorciare quindi gli indirizzi delle pagine web che prendono in automatico le parole del titolo e inserire le parole chiave separate da trattini. Non utilizzare caratteri strani o accentati.
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