Best pratice SEO per pagine prodotto eCommerce
Per promuovere al meglio i prodotti sui siti di ecommerce occorre conoscere alcune Best Practice SEO. Chiunque stia promuovendo online prodotti propri o per conto di altri sa quanto sia importante far salire la pagina nei risultati di ricerca. Senza ottenere questo risultato infatti è difficile raggiungere la clientela e attirare la sua attenzione.
Impostare la pagina di un articolo da vendere online richiede di prestare attenzione a diversi aspetti. Prima di tutto occorre pensare a quali informazioni fornire, se allegare solo immagini o prevedere anche un video, quali parole chiave utilizzare. Vedremo di seguito di fornire alcuni consigli.
Best Practice SEO: l’occhio vuole la sua parte
Prima ancora di leggere qualsiasi riferimento circa le dimensioni o le prestazioni del prodotto a colpire l’utente è il suo impatto visivo. Dato che navigando sul web non si ha la possibilità di poter toccare o esaminare con cura un articolo le foto da inserire sono cruciali. Conviene prevederne più di una fotografando il prodotto da diverse angolazioni.
In caso per venire incontro ai potenziali clienti è possibile girare un video girando attorno all’articolo o sistemandolo su un piatto rotante e poi riprendendo la scena. Secondo le linee guida SEO inoltre su foto e video è meglio evitare se possibile di sovrascrivere dei testi, che tendono a distrarre.
Per quanto riguarda il posizionamento l’ideale è di inserire foto o video nella parte superiore della pagina dedicata al prodotto. Le dimensioni dell’immagine si possono ottimizzare per il web oppure per i dispositivi mobili, dato che molti fanno shopping online usando lo smartphone.
Scelta accurata delle keyword e del titolo
Le Best Practice per l’ecommerce non possono trascurare la keyword research e l’importanza che le parole chiave hanno quando un utente compie una ricerca su Internet. Ogni strategia SEO che si rispetti le considera la base, così come la comprensione del search intent, ossia l’intenzione dell’utente che sta effettuando la ricerca.
Compreso l’intento diventa più semplice capire quali keyword utilizzare, senza invece scegliere solo quelle che sembrerebbero le più scontate. Ci sono diversi search intent in cui classificare le ricerche. Tra questi rientrano l’ informativo, quello di tipologia navigational (quando l’utente ha già un sito in mente) e il transactional, ossia pronto all’azione.
Correlate a questi aspetti ci sono le Best Practice SEO per la creazione dei titoli delle pagine dei prodotti. Devono contenere la denominazione dell’articolo oltre che del brand e risultare unici per ogni pezzo, non ripetitivi o ridondanti. Diversamente si rischierebbe di sovrapporre dei risultati e confondere l’utente.
Lo stesso vale per le meta description da inserire per presentare brevemente il prodotto. Brevi, accattivanti e pensate singolarmente senza fare copia e incolla dalle altre pagine del sito ecommerce. Inoltre provare a “prendere spunto” dai siti concorrenti è off limits in ogni caso dato le conseguenze che potrebbe avere.
Cosa evitare accanto alle Best Practice SEO
Questa regola sulla “conservazione” delle pagine si può applicare anche alle pagine che riguardano prodotti che ritornano ciclicamente in quanto stagionali. Magari occorrerà aggiornare alcune date e completare con qualche ritocco ma anche qui avere una buona base di partenza non deve va sottovalutato casomai ci si trovasse con tempi stretti.
Alla lista va aggiunto di non scordare l‘inserimento di link interni per richiamare altri prodotti e promuovere così il cross-selling. Meglio non eccedere e posizionarli in fondo alla descrizione del prodotto in modo che l’utente debba leggere prima di trovare il collegamento. Altrimenti lo si inviterebbe a uscire dalla pagine prima di aver ricevuto le informazioni necessarie.